giovedì 8 gennaio 2015

Intervista con gli At The Dawn

“…I feel it’s true, I’m not a mad…Forever you’ll remember my name…” (cit.)


LFdM: Ciao Stefano (voce) grazie per questa intervista. Parlare con i musicisti è sempre interessante, quando poi si tratta di quella di casa è doppiamente piacevole fare quattro chiacchiere. Ho un po' di domande da farti, quindi mettiti comodo!
Dunque, venite da Imola, siete in sei, raccontaci un po' della vostra storia..
Stefano: Beh ci sono semplicemente sei amici, alcuni cresciuti insieme fin da ragazzini, altri conosciutisi in età avanzata, ma accomunati tutti da una grande passione per la musica Metal.

LFdM: Capisco! Com'è nato il progetto degli At The Dawn?
S: E’ nato dal desiderio di Michele Viaggi (chitarrista) di creare un progetto a lungo termine che coinvolgesse, appunto, alcuni dei suoi vecchi amici di scorribande musicali, ma con un obiettivo ben definito: creare un qualcosa di valido, che andasse oltre alle solite prove e concerti in locale.

LFdM: Quella degli ATD è la vostra prima esperienza musicale o arrivate da altri progetti musicali?
S: Arriviamo tutti da altre esperienze musicali, sempre in ambito Metal locale, più o meno fortunate.

LFdM: I vostri due album precedenti sono stati registrati in un tempo record, come mai tutta questa velocità nel pubblicare due dischi? 
S: Guarda la cosa in realtà è molto semplice: Countdown to Infinity è stato il nostro EP che ci ha permesso di proporci alle etichette e di trovare un primo contratto discografico e From Dawn To Dusk è la sua naturale evoluzione nonché continuazione; infatti tutti i pezzi di Countdown to Infinity sono contenuti anche in From Dawn to Dusk.

LFdM: Ascoltare la vostra musica è davvero molto piacevole. Si sente energia, potenza ed una grandissima padronanza degli strumenti e della voce. Un perfetto mix tra power, heavy e symphonic con qualche accenno di prog. Come definireste la vostra musica?
S: Ci hai descritto alla perfezione: noi lo definiamo Heavy Symphonic Metal.  

LFdM: Vi va di raccontarci qualcosa di questo aspetto, una breve genesi del processo creativo dall'idea al cd vero e proprio?
S: Molto volentieri. Le nostre canzoni nascono tutte in linea di massima nel medesimo modo: uno di noi spedisce via web a tutti gli altri componenti un’idea di massima della canzone, generalmente già con una struttura e i riff principali di chitarra ben definiti. 
In seguito ognuno di noi fornisce il proprio apporto, modificando a proprio gusto e integrando le parti già scritte. In questo modo quando ci troviamo in sala prove per provare il nuovo pezzo, tutti abbiamo già ben in testa le parti e su cosa lavorare.

LFdM: Il vostro ultimo album sembra quasi un film che procede per gradi e per sonorità diverse, un po' come andare dall'alba al tramonto. È solo una mia percezione o c'è davvero questa escalation?
S: Sì, è così. C’è un filo conduttore che conduce proprio l’ascoltatore dall’alba al tramonto, facendogli attraversare o osservare il cielo: si parte con l’alba, poi un duello aereo, una tempesta di neve, una stella cometa, una fenice, lo spazio, l’empireo,  il tramonto e si chiude con il crepuscolo.

LFdM: Dove trai o traete l'ispirazione per musica e testi?
S: Per quel che mi riguarda (Stefano, voce) dal mito, la storia e le leggende. Non mi piace nelle mie canzoni parlare di temi scottanti o attualità perché se ne sente già parlare troppo e non mi piace parlare del personale perché appunto è…personale.

LFdM: C'è una canzone che, in qualche modo, può essere eletta a simbolo della vostra band, magari una che preferite tra tutte?
S: Di From Dawn to Dusk sicuramente "Red Baron’s Kiss".

LFdM: Trovo molto bella e ben curata la cover dell'album. È una fenice se non sbaglio? 
S: Non sbagli, è una fenice che rappresenta la nascita, l’alba del nostro progetto musicale. Il motto della fenice è POST FATA RESURGO , cioè dalla morte risorgo ed è un po’ quello che abbiamo fatto noi risorgendo dalla morte dei nostri precedenti progetti musicali.

LFdM: La vostra band ha riscosso un notevole successo e credo che non ci sia nulla di più bello che avere conferma del proprio valore musicale. Cosa vuol dire per voi riuscire ad arrivare al cuore delle persone?
S: Beh è la cosa più importante. Significa che hai fatto centro. Non importa quanto vendi, nessuno ormai si arricchisce più coi dischi, per lo meno a certi livelli, per cui quel che conta per me è sentire qualcuno in giro che fischietta le mie canzoni

LFdM: Adesso quali sono i vostri progetti? Altri cd in cantiere o siete indirizzati verso live in giro per l'Italia?
S: Abbiamo appena finito di registrare presso lo studio di Simone Mularoni (DGM) il nostro prossimo album e stiamo attualmente cercando una nuova etichetta con cui farlo uscire….poi live e promozione a manetta, in Italia ma non solo. 

LFdM: Fantastico, quando venite a Milano fatemelo sapere, sarò dei vostri!
S: Se verremo a Milano, e ci verremo prima o poi, vogliamo vederti in prima fila, corna al cielo!

LFdM: Un grazie speciale e in bocca al lupo per la vostra carriera.
S: Un grazie a te e crepi il lupo!


(a cura di Dora)

Membri: 
Stefano De Marco : Vocals
Michele Viaggi : Lead guitar
Michele Vinci : Rhythm guitar
Vittorio Zappone : Bass
Mattia Ughi : Drums
Marco Iaffaldano: Keyboards


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