mercoledì 22 aprile 2015

Heathen Foray - Into Battle Recensione

INTO BATTLE

Label: Massacre Records

Release: 24 Aprile 2015

TRACK LIST
1. Fight
2. Silence
3. Wofür Ich Streit
4. Tír na nOg
5. Unthinking
6. Knüppeltroll
7. Freundschaft
8. Wigrid
9. Winterking (Acoustic) (Hidden Track)



Prendete la mitologia norrena, i paesaggi sconfinati, i cambi di battaglia, gli eroi e i guerrieri, i bardi che vanno di contrada in contrada a narrare storie di un antico passato; aggiungete i temi più classici dell'amicizia, quella vera, quella per la quale si è disposti a sacrificare perfino la propria vita, l'amore per la libertà, la fiamma che brucia ardente nel cuore di quegli esseri umani che ancora hanno la forza di combattere per il loro destino, pronti a raddrizzare i torti e le ingiustizie del mondo; elevate tutto questo alla misteriosa grazia del regno di feroci e sibilline divinità che manipolano e giocano con la vita dei mortali, non abbiate paura ad unirvi l'impulsività, la passione, la vivacità degli uomini accompagnata dall'immortalità della natura ed otterrete il mondo degli Heathen Foray, capaci di tradurre in suono tutte queste immagini, queste sensazioni, le suggestioni di un mondo che sembra perduto ma che non è dimenticato, sottomettendolo attraverso potenti e grandiosi riff, così coinvolgenti da non poterteli più togliere dalla testa ed assoli virtuosi di chitarre che squarciano l'aria.

Gli austriaci, che con "Into Battle" sono alla loro quarta pubblicazione, riescono ancora una volta a riunire insieme la devastante potenza che caratterizza il pagan metal asservendolo a melodie grandiose che non hanno bisogno d'altro se non di una batteria grintosa, chitarre di altissimo profilo, un basso energico e voci capaci di alternarsi tra un canto pulito ed un growl poderoso.

L'opener "Fight" è la perfetta sintesi di questa maestosità unita alla potenza, sorretta da un ritornello davvero molto orecchiabile che la rende la perfetta introduzione a questo mondo fatto di orgoglio pagano, dove il sudore si mischia alla terra e alla polvere. Anche "Silence" colpisce per quel suo growl minaccioso, le chitarre in perpetua lotta con le batterie che si continuano a contendere assoli mozzafiato.

Di base c'è una certa ciclicità e schematicità nell'approccio musicale: i riff potenti fanno da apripista a ritornelli di forte impatto, ottimi per le performance live, quando la birra scorre ormai a fiotti e non si ha bisogno d'altro se non manifestare al cielo la propria ebbra felicità, ma tutto questo, alla lunga, rende i brani un po' troppo prevedibili, privi di quell'attesa che ci si aspetterebbe proprio in un genere come questo, fatto proprio da imprevisti e colpi di scena che ribaltano la percezione quando ormai si pensa di aver capito tutto dal pezzo.

Un'eccezione allo schema la offre "Wofür Ich Streit", la sola traccia ad essere inaspettata per questa sua anima espressiva, quasi profonda, soprattutto nelle prime battute iniziali. Seguono poi brani che starebbero benissimo nella scaletta di un qualsiasi festival estivo ed è questo che piace della band, questo suo impatto immediato e diretto che non può far altro che colpire e coinvolgere, nonostante alcuni scivoloni non indifferenti, in questo caso quello offerto da "Knüppeltroll" che, semplicemente, è una traccia quasi senza senso, un po' sconclusionata, che ammicca esageratamente allo stile dei Rammstein lasciandoci alquanto basiti. Fortunatamente arrivano le note di un magnifico pianoforte che introducono "Freundschaft" che, però, subito si apre a ben più profonde e minacciose sonorità perfino urlate in certi punti, che riescono a farci dimenticare la traccia precedente, per poi concludersi con la strumentale "Wigrid".

Il pathos sempre ben sostenuto, l'ottima prestazione vocale che regge molto bene il confronto con band alle quali è chiaro l'omaggio, tra tutti Amon Amarth e Wolfchant, rendono comunque l'ascolto piacevole, energico e grintoso, proprio come ci si aspetterebbe da un album di questo genere.

7,5/10
Dora



LINE-UP
Robert Schroll - Vocals
Zhuan - Gitarre, Backing Vocals
Alex Wildinger - Gitarre
Max Wildinger - Bass
Markus "Puma" Kügerl - Drums

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