martedì 28 aprile 2015

Seigmen: Enola - recensione

Seigmen – Enola


Pubblicazione: 13 Aprile 2015

Etichetta: Indie Recordings

Tacklist:
1. Hva vi elsker
2. Trøst
3. Forevig og alltid
4. Utopia i mine armer
5. Til verdens ende
6. Tenn alle lys
7. Deus
8. Monokrom
9. I mitt hus
10. Hvit stjerne hvit støy



Si dice che certe cose non muoiono mai, che continuano a vivere dentro di noi per sempre. Chissà se Kim Ljung ha pensato a questo il giorno in cui ha deciso di incontrare nuovamente i fantasmi del suo passato. 

Dai fiordi della Norvegia i Seigmen hanno regalato, a metà degli anni novanta, qualcosa di unico che sembrava essere destinato a durare per sempre e che avrebbe meritato molta più considerazione; probabilmente qualcuno potrebbe inarcare un sopracciglio se parlassimo di Zeromancer… ovvero ciò che è avvenuto dopo.

Uscito a distanza di 18 anni dal capolavoro "Radiowaves" grazie all'etichetta Indie Recordings, “Enola” è un sorprendente viaggio introspettivo, dove la fragilità delle parole unite alla malinconica e meravigliosa voce di Alex Møklebust, si scontra contro un cuore di ghiaccio, in un toccante quanto lacerante invito ad un totale abbandono dei sensi.

Ancora una volta gli intrecci tra basso e chitarra funzionano alla perfezione: Enola non può essere considerato solo un album, ma un insieme di emozioni, il ricongiungimento con la parte più nascosta di noi stessi, in una cornice di elementi che si allontanano dallo stile dark pop degli esordi, arrivando ad un più ipnotico e cibernetico post punk. 

Ciò che rende straordinario questo lavoro, oltre all'inaspettato ritorno, è la semplicità con la quale è bastato veramente poco per scaldare un cuore e distruggerlo al tempo stesso.

Michela
8/10

Membri:
Kim Ljung - bass, vocals
Alex Møklebust - vocals
Noralf Ronthi - drums
Marius Roth - guitar, vocals
Sverre Økshoff - guitar

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