martedì 26 maggio 2015

MY SLEEPING KARMA - Moksha recensione

Moksha


Release: 29 Maggio 2015

Track List

1. Prithvi
2. Interlude 1
3. Vayu
4. Interlude 2
5. Akasha
6. Interlude 3
7. Moksha
8. Interlude 4
9. Jalam
10. Interlude 5
11. Agni

Ci sono momenti in cui l'anima ha bisogni di riposare. Attimi nei quali il corpo chiede una pausa, un solo, piccolo istante per staccare la spina, lasciarsi alle spalle la frenesia del mondo e ricaricare le batterie per poi rimettersi in carreggiata, per tornare ad essere più forte, pieno di energia.

Anche la musica ha bisogno di questi brandelli di tempo, di queste piccole tasche all'interno del flusso delle note nelle quali rifugiarsi per poter crescere, diventare sempre più grande, espandersi quasi come fosse un piccolo globo di energia che, dapprima minuscolo, si fa sempre più grosso, vitale, pulsante, per poi aprirsi come un fiore di loto che galleggia sulla superficie dell'acqua.

Moksha è un fragile e delicato fiore di un'eleganza quasi classica, costruito con egregia maestria dai My Sleeping Karma, band tedesca al loro quinto lavoro discografico, ora più che mai consapevoli del loro potenziale, capaci di stupirci con questo delizioso capolavoro strutturato su undici tracce, di cui cinque preludi, che ci accompagnano in quella che sembra essere quella ricerca del tempo che la nostra anima ha perduto, quell'attimo di cui abbiamo bisogno per ritrovare noi stessi, smarriti nel caos di un mondo che ruota ormai troppo velocemente e che sembra aver fagocitato anche la musica. 

“Moksha” è la traccia che meglio sintetizza il lavoro fatto in tutto l'album, non è certo un caso se prende il nome del disco, ma anche gli interludi, che ad un primo ascolto forse possono sembrare slegati dalle tracce principali, trovano in realtà una loro perfetta collocazione all'interno del disco come una sorta di ascolto preparatorio ai brani che precedono. 

La band fonde in maniera sapiente in misticismo orientale con un progressive rock psichedelico e strumentale che si fonde alla perfezione grazie a linee pulite, sonorità a volte quasi spettrali e riff melodici capaci di abbracciare orizzonti sempre nuovi, pronti a spingere anche noi verso confini non ancora esplorati. 

Con questo disco i  My Sleeping Karma ci regalano un momento di pura magia che forse anche i meno avvezzi a questo tipo di musica potranno trovare piacevole.

7.5/10
Dora

Members:

Seppi - guitars
Matte - bass guitar
Steffen - drums
Norman - soundboard


photo credit:Tim Bohnenstingl

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