martedì 2 giugno 2015

Carnalation: "Ghosts" recensione

Carnalation – "Ghosts"

Pubblicazione: 12 giugno 2015

Etichetta: Inverse Records

Tracklist:   
                       
01.  Drown in Silver
02.  Against the Burning Sky
03.  Prometheus
04.  Passengers
05.  Death and Rust







La storia dei Carnalation nasce sui banchi di prova più classici ovvero quelli dei festival nazionali. Formatisi nel 2008 a Seinäjoki dimostrano fin dall’inizio di aver un bel piglio brutale.

Il tema proposto è lo stesso di moltissime giovani band, ovvero la natura dell’uomo moderno che lo porterà ad una totale autodistruzione. Spinto da un drumming formidabile, "Ghosts” non lascia spazio alla fantasia: i riff sono velocissimi, le melodie orecchiabili e la produzione ha davvero svolto un buon lavoro, ponendo l’album a metà strada tra la parte più metal del grindcore d’oltreoceano proposto dai veterani Carcass con quella più hardcore degli europei Nasum.

Come il mondo che raccontano anche i Carnalation non vogliono avere nessuna appartenenza, ma solo il palco come unica dimora. 

E’ ancora presto per parlare di miglioramento rispetto ai precedenti "Doomsday Diaries" e "Deathmask", sia il songwriting che la miscelazione dei suoni sono in continua evoluzione anche all’interno di queste cinque tracce, che ora esplodono con tutta la loro violenza sacrificando la parte più viscerale per dar spazio a piccole pause che permettono di mettere in evidenza ogni singolo membro.

“Ghosts” potrebbe essere la prova finale per l’ammissione agli esami di maturità, e chissà che il nuovo contratto discografico con l’etichetta nazionale Inverse Records non possa far loro coronare questo sogno.


Michela
6,5/10  

Band:
Jonne Soidinaho : Vocals
Arttu Hakanen : Guitar
Anssi Rissa : Guitar
Niko Mäenpää : Bass
Rami Rissa : Drums






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